La psicoterapia di coppia: le sedute

Consapevolezza delle modalità con cui vi rapportate con il partner; comprensione reciproca; capacità di valutare la dinamica di coppia, gli aspetti che portano al disagio o al benessere: la terapia è indirizzata a far maturare queste e altre abilità individuali. Allo stesso tempo, crediamo che sia importante ristabilire una predisposizione alla gratuità e al dono verso l’altro in modo da risolvere gradualmente i conflitti di coppia. La terapia può aiutare a ritrovare l’equilibrio o ad affrontare la decisione della separazione nell’ottica di una riduzione della conflittualità e di una attenta protezione dei figli.. La metodologia impiegata utilizza l’Analisi Transazionale, la Psicoanalisi Relazionale e tecniche dello Psicodramma Psicoanalitico. Le sedute durano un’ora e mezza, mediamente una volta alla settimana, con entrambi i partner presenti.

Terapia di coppia

(a cura di Carlo Tetti e Paola De Andrea)

Le problematiche di coppia sono più che mai attuali: i valori tradizionali e le certezze sui quali si è sostenuta la coppia, più o meno fino agli anni ‘70 del secolo scorso, sono andati in crisi e, inoltre, la complessità strutturale del vivere odierno ci chiede di individuare nuovi e più adeguati codici di comportamento.

Nelle coppie oggi i partner sono tendenzialmente impegnati a rivestire differenti ruoli con conflitti di interesse su più livelli: in primo luogo come partner alla ricerca della soddisfazione amorosa e poi, spesso, come genitori di figli super impegnati e, ancora, di figli che fruiscono a tempo indeterminato dell’aiuto dei genitori o, per un tempo altrettanto lungo, si trovano alle prese con problemi di assistenza e cura di famigliari anziani. E poi ancora come uomini e donne che si districano nelle loro vite lavorative, sempre più difficili, sfidanti e con affacci talora drammatici sui precipizi delle crisi economiche…

Il tempo manca per tutto e di fronte alla domanda “ingenua” del terapeuta:

“ Quanto tempo dedicate alla cura del vostro rapporto, al netto di tutti gli altri impegni?”affiorano espressioni imbarazzate, abbozzanti…

Ci si stupisce poi se la coppia – oggi non più socialmente e culturalmente sostenuta come un tempo – piantina fragile e delicata, non curata e nutrita, avvizzisce e muore.

Aumenta la conflittualità nella coppia, come ci segnala il numero crescente di separazioni e divorzi (secondo i dati Istat più attuali quasi una coppia su tre si separa) o il succedersi di episodi di violenza che colorano di nero le pagine della cronaca. Di per sè eventi puntuali, troppo spesso malamente amplificati dai media, ma che, se messi uno di seguito all’altro, formano una scia tragica di reazioni drammatiche dinnanzi a tradimenti, separazioni, amori che finiscono.

E ancora cresce il numero delle coppie miste, costituite da un nativo e da un migrante: un intreccio di culture, religioni, usi e costumi che comporta una impegnativa gestione delle differenze.

A cosa serve la terapia di coppia?

Il primo contributo, secondo noi, è quello di porre delle domande e stimolare le persone a interrogarsi anziché lasciarsi agire dagli impulsi, nella convinzione che ne “Le cose dell’amore” – come le chiama Umberto Galimberti – sia possibile cercare un senso, e che, attraverso la ricerca di questo senso, si possa crescere ed evolvere come persone che danno vita a relazioni amorose.

Lo scopo di un trattamento di coppia può essere così riassunto:

  • diventare consapevoli delle proprie modalità di entrare in rapporto con l’Altro;

  • migliorare la comprensione verso il partner, imparando ad ascoltare e riconoscere le ragioni che guidano i suoi comportamenti;

  • conoscere la dinamica della coppia, il modo peculiare in cui ci si incastra in circoli viziosi di incomprensione e disagio e individuare le opzioni virtuose che portano al benessere.

La sfida nella relazione di coppia oggi pare in molti casi essere come conciliare la propria espressione, realizzazione e libertà con il bisogno dell’altro, il desiderio di intimità, la stabilità, l’appartenenza, la progettualità.

Il rischio è, secondo noi, quello di una eccessiva centratura su di sé per cui si perdono nel legame, ad esempio, le dimensioni della gratuità e del dono.

Non sempre e non necessariamente la coppia deve rimanere unita.

La terapia di coppia può servire a maturare la difficile decisione di separarsi ed essere un sostegno nella fase critica e spesso molto conflittuale della separazione, aiutando anche a tutelare l’interesse dei minori.

La coppia è, in ogni caso, una grande palestra per la crescita individuale.

Certo in palestra si fa anche fatica…

Da diversi anni facciamo le terapie di coppia, quando indicato, in co-conduzione.

Questo ci ha permesso di integrare, a partire da un comune orientamento psicodinamico, la teoria e la metodologia dell’ Analisi Transazionale con gli sviluppi attuali della Psicoanalisi Relazionale, utilizzando anche spunti e tecniche dello Psicodramma Psicoanalitico.

Il setting a quattro, nella nostra esperienza, dà un maggiore equilibrio, attraverso la simmetricità, e arricchisce i punti di vista.

Le sedute durano un’ora e mezza, mediamente una volta alla settimana, con entrambi i partner presenti.

Bibliografia

Alberoni F., Ti amo,Milano, Rizzoli, 1996

Berne E., (1970), Fare l’amore, Milano , Bompiani, 1971

Galimberti U., Le cose dell’amore, Milano, Feltrinelli, 2004

Lopez D., Corbella S., Libertà e amore, Torino, Boringhieri,1986

Lopez D., Zorzi L., Narcisismo e amore, Vicenza, Angelo Colla, 2005

Minolli M., Coin R., Amarsi, amando, Roma, Borla, 2007

Piccinino G., Amore limpido, Trento, Erickson, 2010

Willi J., (1975), La collusione di coppia, Milano, Franco Angeli, 1996